Ti hanno contattato telefonicamente per convincerti ad accettare un'”offerta imperdibile”. Ti hanno fermato in un centro commerciale per farti la proposta “più conveniente sul mercato”. E in realtà? Preso alla sprovvista e senza essere ben informato, ti sei ritrovato con un nuovo contratto e un altro fornitore di luce e gas. Il settore dell’energia è uno dei più a rischio per l’attivazione di contratti non richiesti.
Le tecniche di vendita più usate dai fornitori di energia e in cui il consumatore è particolarmente vulnerabile sono le:
- Vendite porta a porta;
- Vendite fuori dai locali commerciali (ad esempio presso stand allestiti nei centri commerciali);
- Vendite tramite telefono.
In alcuni casi, l’agente incaricato non ti spiegherà nemmeno che ciò che ti sta proponendo è un contratto con un nuovo operatore: al motto de “l’imperdibile offerta è quasi scaduta” ti convincerà ad apporre la tua firma sui moduli che ti sottoporrà o a rispondere affermativamente alle domande che ti porrà durante la telefonata (solitamente registrata per dimostrare il tuo assenso). Difficilmente, se ci propongono qualcosa per strada o per telefono, saremo già informati su quella offerta: per cui, prima di aderire, è sempre meglio attendere e informarsi. Visita il sito dell’operatore che ti ha intercettato, quello del tuo fornitore e di altri eventuali concorrenti per capire effettivamente qual è la scelta migliore.
E se invece ti sei ritrovato comunque con un contratto non richiesto ? Puoi contestare il contratto e disconoscerlo. Innanzitutto devi sapere che :
-dopo aver concluso un contratto a distanza (per telefono, online) o fuori dai locali commerciali, il venditore te ne deve dare conferma. Se la conferma manca, il contratto può essere contestato in quanto “non richiesto”
-Se hai concluso un contratto a distanza o fuori dai locali commerciali e non sono ancora trascorsi 14 giorni, puoi cambiare idea ed esercitare il “diritto di ripensamento” per annullare gli effetti del contratto e tornare al vecchio fornitore.
Se non sei più in tempo per ripensarci, per contestare un contratto non richiesto devi inviare un reclamo al fornitore entro e non oltre 40 giorni dalla data di emissione della prima bolletta (o prima se ne vieni a conoscenza con altri mezzi perché ad esempio ti viene inviata della documentazione o ricevi una telefonata relativa allo switching). Se il fornitore accetta il reclamo questi procederà con il ripristino al vecchio fornitore . In caso contrario, se il fornitore non risponde nel termine di 40 giorni o fornisce una risposta negativa o insoddisfacente sarà necessario ricorrere ad una procedura di Conciliazione con Lo Sportello del Consumatore di Arera (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) .
L’utente può decidere di agire in totale autonomia oppure di affidarsi ad una Associazione di Consumatori esperta nelle procedure di Conciliazione tra le quali Arco Consumatori.